Quando ero adolescente, ero una ragazza molto idealista e arrabbiata con la società in generale. Mi sentivo come un pesce fuor d’acqua, credevo di essere nata nel periodo storico sbagliato.
Mi piaceva usare vestiti di mia nonna quando lei era giovane. Usavo camicie e gonne degli anni sessanta o settanta. Mi piaceva anche dipingermi le unghie ma soltanto con un piccolo punto di smalto. Era una segnale di protesta. In quel periodo, divenni fanatica dei Beatles. Avevo tutti i loro album e li ascoltavo perennemente.
Un’ altra cosa che mi piaceva molto era leggere romanzi tragici e drammatici. Per esempio, durante quel periodo ho cominciato a leggere alcuni autori russi come Dostoievski e Tolstoi. Mi sentivo profondamente identificata con i personaggi taciturni e tormentati di questi autori. Pensavo che i personaggi come Raskolnikov, il protagonista di Delitto e castigo, fossero i miei complici in una vita buia e difficile.
La letteratura e, in generale, il sapere divennero il mio rifugio tra i tredici e i diciotto anni. Pensavo che il mio futuro sarebbe stato una vita tranquilla in una grotta, senza luce elettrica e lontano dalla civiltà. Alla fine, le cose sono cambiate, ma una parte di me è ancora anticonformista e idealista.
About the author Soledad Arienza
Me fascinan las cúpulas de Buenos Aires y el hall del Teatro San Martín. Siento predilección por algunas estaciones de la línea A. Me gusta el verano. Amo la papelería, en general, y los cuadernos y libretas, en particular.
Captar la ausencia: una hipótesis
EP12: El encuentro
EP11: La literatura y el agua